Coltivare le proprie ossessioni è cosa buona e giusta.
A Gennaio, nella mia due-giorni-di-vacanza a Siviglia, ho adocchiato in edicola questo giornaletto molto interessante… Non so lo spagnolo a nel dubbio mi sono detta: “Lo prendo!”.
In Italia le riviste principali di cartamodelli sono due: La mia Boutique e Burda.
Ho cucito diverse cose prese da queste riviste ma, spesso, sono un po’ troppo formali per i miei gusti.
Tipo: “Ooookayyy, l’ennesimo paio di pantaloni da ufficio, UAAUUU CHE EMOZZIONEEEEH!”.
Su Patrones, invece, ho trovato dei modelli davvero carini: sia robe basic che capi complessi, sempre intepretati con un po’ di creatività.
Casualmente una parente mi aveva regalato alcuni tagli di seta vintage e… questo carta-da-zucchero era davvero irresistibile!
Il modellino in sè è davvero semplice ma lo trovo molto versatile e lo sto usando moltissimo. Francesca de L’Officina del Cucito mi ha detto che c’è anche la versione italiana ma io non l’ho mai trovata, damn!
Non sia mai che pensiate che sono diventata una signorina.
I said no no no, infatti ascolto gli Endrigo.