Il mio amico Simone è il figlio perfetto.
Carino, premuroso, tenero, pacato… Quello che ogni mamma vorrebbe!
No, non è sempre stato così (è umano!): come un buon vino d’annata, è migliorato con gli anni ;DD
Fatto sta che, per il compleanno di sua madre, mi ha commissionato una borsa molto “pensata”, da filosofo qual’è.
In primis, il verde: speranza, gioia, vita.
Vita ripresa anche dalle foglie, stampate sul tessuto (un jeans grigio).
Ho ripreso il verde anche nella fodera, dotata di un largo tascone porta tutto.
Poi, i cuoricini che decorano i manici:
Infine, il ricamo: una frase tratta da un canto mariano…
Nel complesso, un lavoro che mi ha soddisfatta!
°°°°°
Ed ora, il prosaico.
Ero in fase-borsa (di solito, per una donna significa “voglio comprare una nuova borsa”. Io, presa bene da quella per la mamma di Mone, volevo solo cucirne un’altra).
Comunque, mi seccava un sacco che Beppe andasse al lavoro con il pranzo nelle borsette di plastica della spesa. MADDDAIIII, che sciatteria!
Quindi, gli ho confezionato una borsetta porta pranzo (aka “schiscetta”) in tela di sacco:
Le applicazioni vengono da un micro pezzo avanzato dalla borsa per la mamma di Mone: ho ritagliato qualche foglia da mettere qua e là… altrimenti, sapete che noia ‘sta schiscetta tutta piatta??